La Bulgaria è sicuramente un paese di contraddizioni, alla ricerca di un equilibrio tra le tradizioni e il capitalismo e l'industrializzazione che hanno preso piede nell'ultimo secolo.
Così, mentre a Sofia, la capitale, si ergono alti palazzi costruiti negli anni trenta, intorno esistono paesi, nei quali invece, la modernità comincia ad affacciarsi timidamente nella vita semplice degli abitanti che spesso vivono ancora coltivando piccoli campi.
Nelle fattorie più grandi è diffusa la lavorazione del tabacco: grandi ghirlande vengono appese al sole ad essiccare. Sono ambienti suggestivi che vale la pena di visitare anche se pochi sono in realtà i turisti che lo fanno poiché l'inflazione permette di frequentare le località turistiche più note della Bulgaria con una spesa minima.
La Bulgaria è nota per la tradizione della raccolta delle rose, alla quale si può assistere nei mesi di maggio e di giugno durante le prime ore del mattino.
IDROGRAFIA
Il fiume principale è il Danubio, che raccoglie in Bulgaria le acque di numerosi affluenti tra cui l’Iskŭr e lo Jantra. Il fiume Marizza, segna per un breve tratto il confine tra Bulgaria e Grecia, nasce dai monti Rila e sfocia nel mar Egeo. Importanti sono anche il Kamchija, che sfocia nel Mar Nero e, nella zona sud-orientale, la Struma e la Mesta, che sfociano nell’Egeo.
CLIMA
Il clima della Bulgaria è continentale; nella regione dei Balcani le estati sono più calde e gli inverni molto più rigidi e ventosi rispetto agli altri paesi europei posti alla stessa latitudine. Solo nelle vallate a sud-ovest del massiccio dei Rodopi (bacino della Marizza, valli della Struma e della Mesta) prevale un clima di tipo mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti e umidi.