Tasse in Bulgaria: aliquota fissa al 10%

L’argomento tasse in Bulgaria genera sempre molto interesse. Questo paese ha deciso di introdurre un’aliquota fissa al 10% per le società, in modo da favorire l’immigrazione professionalmente qualificata e gli investimenti stranieri.

La Bulgaria e’ uno dei 28 stati membri della Comunità Europea, quindi non stiamo parlando di un paradiso fiscale. Non avendo adottato l’Euro come moneta nazionale, è riuscita a mantenere un basso costo della vita ed a favorire la crescita economica anche grazie ai capitali stranieri.

I cittadini Europei hanno diritto di trasferirsi e lavorare in Bulgaria con minima burocrazia, cosí come accade in ogni altro paese membro dell’Unione Europea.

Ogni volta che torniamo in Italia e ci capita di parlare con amici e parenti, una delle prime domande è sempre quella legata al lavoro e alle varie opportunità che la Bulgaria offre.

Abbiamo sentito che molte persone trovano lavoro o aprono aziende e che le tasse sono molto basse, al telegiornale hanno anche intervistato pensionati che si sono trasferiti in Bulgaria e che percepiscono la pensione al lordo. Ma sono vere tutte queste informazioni?

Queste informazioni sono vere, perché la tassazione Bulgara è una delle più basse in Europa con un’imposta fissa al 10%.

Di seguito nelle seguente tabella un confronto con la tassazione Italiana (fonte Eurostat): come ben sappiamo nel nostro paese la pressione fiscale si attesta intorno al 47%, mentre in Bulgaria è fissata al 10%.

income tax

Tassazione in Bulgaria (10%) e Italia (47.3%) – Fonte Eurostat

Gli imprenditori o professionisti che decidono di trasferirisi o di investire in Bulgaria trovano terreno fertile in termini di bassa tassazione, manodopera qualificata a basso costo, burocrazia snella e incentivi alle imprese.

I lavoratori dipendenti hanno grandi opportunità di crescita, con uno stipendio medio su Sofia, che si aggira intorno ai 1.200 lev (600 euro al mese, nel settore call center ad esempio) che qui in Bulgaria sono un ottimo stipendio se si pensa che mediamente le persone guadagnano circa 600 lev al mese (300 euro). Il costo della vita in Bulgaria è tra i più bassi in Europa, ma non a scapito della qualitá.

I pensionati stranieri in Bulgaria, nel nostro caso italiani, percepiscono la pensione al lordo, non viene applicata quindi nessuna tassa alla fonte.

I nomadi digitali (o in generale i freelance) possono usufruire di una tassazione fissa al 10% come persone fisiche senza necessità di aprire società, inoltre possono contare su un costo della vita molto basso unito ad una infrastruttura Internet tra le migliori al mondo.

Dati alla mano possiamo sicuramente affermare, anche in base alla nostra esperienza, che la Bulgaria è il posto giusto per chi desidera:

Tasse in bulgaria e sistema fiscale bulgaro

La Bulgaria è entrata nell’Unione Europea nel 2007 ed è riuscita a modificare e ad aggiornare molto velocemente il proprio sistema fiscale. Il governo sta attualmente perseguendo una rigorosa politica attraverso l’applicazione di riforme fiscali e strutturali anche nel settore pubblico.

Nel 2011 la legge di bilancio è stata modificata con l’obiettivo di mantenere il disavanzo al di sotto del 2% e di limitare la spesa pubblica al 40% del Pil a partire dal 2012. La strategia fiscale del governo è orientata in due direzioni: miglioramento del sistema di riscossione delle imposte e lotta all’evasione fiscale.

Nel 2012 le aliquote delle imposte sul reddito delle persone fisiche e giuridiche, che sono già tra le più basse negli Stati dell’Unione Europea, si sono mantenute invariate al 10%, mentre vi è stato un generale incremento delle accise. Continua il processo di trasferimento del carico fiscale verso la tassazione indiretta.

Nel 2013 i regimi di pagamento anticipato di imposte sul reddito e le ritenute fiscali sono stati ridotti e semplificati. Nel 2014 è stato introdotto un sistema di rimborso specifico per l’imposta sul reddito delle persone fisiche che trova applicazione ai salariati più bassi che hanno soltanto redditi da lavoro.

In Bulgaria la tassazione può riguardare sia persone fisiche che persone giuridiche.

Persone fisiche: a partire dal 2008 la Bulgaria ha introdotto una flat tax unica del 10% che ha sostituito le precedenti aliquote progressive del passato. L’imposta grava su tutti i redditi delle persone fisiche residenti e anche sui redditi dei non residenti qualora dovessero produrre nel paese.

Sono considerati residenti coloro che:

Sono considerati redditi di fonte bulgara:

Sono esentati da imposta i seguenti redditi:

Dal reddito sono deducibili i contributi previdenziali obbligatori, gli interessi per i mutui, i contributi per assicurazioni sanitarie e previdenziali fino al 10% del reddito, le donazioni fino al 65% del reddito imponibile, e altre spese specifiche indicate dalla legge.

In genere è prevista un’aliquota fissa del 10% applicata anche a royalties, interessi e plusvalenze mentre per i dividendi e liquidazione delle quote di possesso in società residenti l’aliquota è del 5%. Per gli interessi provenienti dai conti bancari l’aliquota è dell’8%.

Per le imprese individuali che calcolano il reddito secondo le norme dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche l’aliquota è del 10%. La tassazione delle persone giuridiche Questa imposta è stata riformata nel gennaio del 2007 con il Corporate Income Tax Act, ed è dovuta allo Stato da tutte le società o altri enti residenti in Bulgaria.

Per quelle aziende che realizzano particolari investimenti in alcune aree depresse sono previste esenzioni. In questo caso l’imposta non versata deve essere obbligatoriamente reinvestita nell’attività stessa.

Il reddito imponibile viene calcolato a partire dal dato di bilancio corretto secondo le normative fiscali. Tra le principali variazioni da effettuare ci sono:

Per quanto riguarda il discorso delle perdite queste possono essere riportate in avanti agli esercizi successivi per un periodo massimo di 5 anni.

Imposta sul valore aggiunto (IVA)

Il regime I.V.A. in Bulgaria è in vigore dal 1994 e segue quello adottato dagli Stati dell’Unione Europea. L’imposta sul valore aggiunto è stata introdotta nel 2007 e fa riferimento alla direttiva europea CE/112/2006 relativa al sistema comune del valore aggiunto L’imposta si applica a:

In generale l’aliquota standard è del 20% ma è prevista un’aliquota speciale del 9% per i servizi alberghieri aumentata del 7% a partire dall’aprile del 2011. Maggiori informazioni sull’IVA applicata alle aziende potrete ottenerle contattandoci direttamente.

Imposta sugli immobili

Le proprietà immobiliari sono tassate con un’aliquota che può variare tra lo 0,15% ed il 0,30% del loro valore a seconda della localizzazione e della destinazione d’uso (residenziale, commerciale ecc.). Il valore degli affitti ricevuti su una proprietà immobiliare rientra nel reddito tassabile del proprietario per un importo pari all’90% del totale. Qualora il proprietario dell’immobile non sia residente è prevista una ritenuta del 15% sull’importo pagato. Il trasferimento di immobili e veicoli è tassato con imposta che varia dallo 0,1% al 4% a seconda dei casi e dei comuni.

Imposta di successione

L’imposta grava sulla successione di proprietà situate in Bulgaria, e ha un’aliquota pari allo 0,4% per i parenti più prossimi e del 6,6% per gli altri. Sono esenti i primi 250 mila lev.

Accise

Le accise sono dovute al momento della produzione o dell’entrata nel territorio nazionale dei seguenti beni:

Una curiosità: nel 2012 le accise sul kerosene, la benzina e il gas naturale sono state aumentate. Dichiarazioni, obblighi strumentali e versamenti Ai fini i.v.a. sono tenuti all’obbligo di registrazione per l’applicazione della stessa tutte le attività economiche di coloro che abbiano nell’anno precedente ottenuto ricavi superiori a 50mila lev, o effettuati acquisti intracomunitari superiori a 20mila lev. Soltanto i soggetti registrati possono applicare l’imposta nella fase di vendita e dedurre quella pagata alla fonte. Ovviamente non è possibile detrarre l’i.v.a. relativa ad acquisiti effettuati da soggetti non registrati.

Dichiarazione dei redditi

La dichiarazione dei redditi delle persone fisiche va presentata entro il 15 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento. I lavoratori dipendenti subiscono la ritenuta dell’imposta alla fonte direttamente dal loro datore di lavoro per questo, in mancanza di altri redditi, possono anche non presentare la dichiarazione annuale. Le società devono presentare la dichiarazione dei redditi e pagare le relative imposte entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento. Qualora una società abbia ottenuto degli utili in un anno, l’anno successivo dovrà versare degli acconti mensili per un valore totale pari all’imposta dovuta nell’anno precedente. Per le società di nuova costituzione tali acconti saranno trimestrali ed il loro valore dovrà essere concordato con l’Amministrazione fiscale.